Esami in lock down mode

[Massimo Gobbino]

Ormai è praticamente ufficiale: gli esami degli appelli estivi non saranno in presenza, e anche su settembre nutro dei fortissimi dubbi.

Come saranno gli esami on-line? Non lo sa nessuno, essendo un territorio del tutto inesplorato, e per ora ci sono solo delle vaghe linee guida da parte dell'ateneo. La prossima settimana sarà un susseguirsi di riunioni ufficiose e ufficiali nei vari corsi di studio di ingegneria, per stabilire come si può fare. Penso che sia chiaro a tutti il problema ... come garantire degli esami on-line che siano allo stesso tempo sicuri (nei confronti di potenziali imbrogli), affidabili (nel senso che si riesce a valutare correttamente la preparazione dei candidati) e sostenibili (dal punto di vista del tempo richiesto per completare gli appelli). Temo che una modalità che garantisca queste tre caratteristiche allo stesso livello degli esami in presenza sarà difficile da trovare, quindi tutto sta a capire quale tipo di compromessi fare. Per fortuna c'è ancora tempo per pensarci, anzi se qualcuno ha idee è benvenuto.

Detto questo, mi pare ovvio che tutte le modalità d'esame comunicate in precedenza diventano carta straccia. La struttura generale non cambierà, ad esempio l'esistenza di una modalità spezzata ed una modalità classica, così come le norme transitorie per chi arriva dal passato. Quello che cambierà sono ovviamente le prove, visto che gli scritti in presenza non sono possibili, e quindi si dovrà andare verso forme più brevi con una prevalenza di orale. Per fare esempi sportivi, se l'esame in presenza era come correre un 5.000 o un 10.000, l'esame on-line sarà più simile a un 200m o 400m; se l'esame in presenza era come giocare un'intera partita di calcio o basket o pallavolo, l'esame on-line sarà più simile a tirare dei rigori o tiri liberi, fare palleggi o passaggi o schiacciate o servizi ...

Spero che per metà maggio la situazione sia più chiara, e di poter quindi dare maggiori dettagli. Tuttavia, non c'è fretta perché lo studio di una materia dovrebbe essere indipendente dalle modalità d'esame, se non proprio negli ultimi a ridosso dell'esame. Uno impara una materia di base perché gli interessa e/o gli sarà utile in futuro, non solo in funzione di un esame.